7 racconti che narrano il rapporto dell’uomo che in un modo o in un altro viene segnato dall’intreccio di una donna. Murakami è come se si fosse regalato del tempo per sistemare i pensieri e raccogliere ogni singola emozione in “Uomini senza donne”. Il titolo indica un rapporto interrotto, una mancanza che in molti degli uomini di Murakami diventa una carenza dello spirito. Mogli, amanti, semplici conoscenti… le donne sono figure che si legano tra il materiale e il trascendente. Amano il sesso ma non sono eticamente scorrette. Murakami su questo è sempre stato uno spirito libero, non ha mai relegato la figura di donna che si concede a prostituta. Per chi viene cresciuto con certi valori, noi occidentali sotto religione cristiana che dal battesimo al matrimonio ci ripetono sempre le stesse cose – la verginità è virtù – che l’insulto più feroce che ci fa anche ridere nelle barzellette è “lurida puttana”, forse tutti noi dovremmo leggere almeno una volta un libro di Murakami. In ogni testo c’è una donna speciale, magica poiché è autentica. Non ha paura di mostrare forze e debolezze. Da all’altra fazione ci sono gli uomini, forse un po’ troppo introspettivi rispetto alle conoscenze che potremmo fare nella vita reale, oppure semplicemente i loro pensieri profondi sono troppo celati da una maschera di virilità che li rende spesso rozzi e superficiali. Ovviamente non vale per tutti, non voglio generalizzare. In Italia abbiamo l’esempio più bello di uomo pensante, introspettivo e affascinante… Alberto Angela! Qualsiasi ragazza che sia arrivata a leggere fino a qui saprà che è vero, qualsiasi ragazzo che sia arrivato a leggere fino a qui è furioso ma sotto sotto invidioso.
Tornando al libro, a questa raccolta di racconti. Non è la prima volta che leggo un suo racconto, il primo fu “Sonno” anche se è tra gli ultimi pubblicati ho iniziato la sua conoscenza con i romanzi. Sapevo a cosa andavo incontro, sapevo che mi avrebbe lasciato con un sacco di interrogativi e trame irrisolte. Quando leggi questi racconti è come se arrivassi a metà della vita di una persona di cui non conosci nulla, vi parlate per un’intera serata e pensi di aver compreso parte della sua vita. Chiacchierate, vi scambiate pareri, “ a me è successo anche… ma lo sai che è capitato anche a me? … ti capisco!”
Poi dopo quella sera il nulla. Non lo rincontrerete mai più. Ogni tanto vi torna in mente e penserete “chissà se ha chiarito con la moglie? Chissà se ha avuto il coraggio di lasciare il lavoro che odiava”…
Leggere i racconti di Murakami è come un full immersion in una vita di cui poi non si saprà più nulla. Ma quell’incontro – metaforico con il protagonista del racconto – vi lascia un segno profondo. Tanto da chiedervi di tanto in tanto come lo scrittore avrebbe evoluto il tutto se si fosse lasciato spazio.
Qui voglio raccontare le mie emozioni, per questo per la sinossi vi rimando direttamente alla quarta del libro: Continua a leggere “Uomini senza donne, i racconti di Murakami” →